mercoledì 27 febbraio 2013

Cuoricini dell'amore: crema ed amarene allo sciroppo


                   PREMETTO: sono e resterò un'eterna romantica, innamorata dell'amore





Oh, finalmente! La tranquillità regna in questa casa: figlia a scuola e marito al lavoro.
Chi è più sereno di me? Niente musica a palla, niente televisione con tanto di partite di calcio, di comizi elettorali, ne Borsa, ne Economia. Solo silenzio!!!
Un pomeriggio tutto per me, nel tepore della mia cucina.
In realtà, come tutte noi, avrei tanto altro da fare: camicie da stirare, bagno da pulire, divani da sfoderare e mobili da spolverare, per non parlare di quel bellissimo abito di seta che aspetta solo me per essere finito di cucire. Ma niente, oggi mi dedico alla cucina ed alla cena di stasera: tagliatelle allo scoglio, brodetto e per finire ... tartellette con crema, amaretti e gocce di cioccolato.
Per prima cosa pulisco tutto il pesce, sia quello per il sugo che quello per il brodetto, poi faccio 4 uova di tagliatelle ed infine inizio ad impastare la base delle tartellette con la ricetta tratta dal libro "Frolla&Sfoglia di Michel Roux. Lascio riposare l'impasto nel frigo per mezz'ora e nel frattempo preparo la crema. Tiro la sfoglia con il mattarello



e con l'aiuto di una tazza taglio delle forme arrotondate che posiziono nelle formine imburrate 

Niente di più semplice: non mi resta che farcire con la crema, gli amaretti e le gocce di cioccolato.
Ah! Giusto! Mi sono dimenticata di prepararle, sono nella dispensa ... sono nella dispensa ... sono nella dispensa ... forse ho cambiato posto ... ma no! Sono sicura, le ho riposte ieri sera, dopo aver fatto i mini plumcake! Non ci posso credere ... chi ha mangiato gli amaretti e le ultime gocce di cioccolato?
Datemi due minuti, solo due minuti per smaltire la rabbia e la delusione di non poter fare quello che mi ero prefissata di realizzare.
 Niente amaretti, niente gocce di cioccolato quindi niente tartellette!!!
Ok! I due minuti di rabbia sono trascorsi: rimpasto la base delle tartallette e la rimetto nel frigo. 
Continuo a ripetermi, tra me e me, che non tutti i mali vengono per nuocere e che bisogna vedere sempre il lato positivo di tutte le situazioni, anche quelle più sgradevoli.
Lampo di genio!!! Dovrei aver comperato, tempo fa, uno stampino del quale mi sono innamorata a prima vista, non a caso è a forma di cuore.
Cosa dite? Vado!!!

Ingredienti
Per la pasta base
gr. 250 di farina
gr, 125 di burro ammorbidito
1 uovo
1 cucchiaino di zucchero
1 pizzico di sale
ml. 40 di acqua fredda

Per il ripieno
crema
amarene allo sciroppo

Versiamo la farina a fontana sulla spianatoia e mettiamo al centro il burro tagliato a pezzettini, l'uovo, lo zucchero ed il sale. Mescoliamo e lavoriamo con le punta delle dita per non fare scaldare troppo l'impasto. Aggiungiamo l'acqua fredda, poca alla volta, incorporandola delicatamente finché l'impasto comincia ad a avere una consistenza liscia e compatta. Formiamo una palla ed avvolgiamola nella pellicola trasparente e poniamola in frigo per mezz'ora.
Stendiamo l'impasto e con lo stampino a forma di cuore tagliamo tante formine che posizioniamo all'interno  dello stampino stesso


Ora passiamo alla farcitura: crema e amarene sciroppate



Ricopiamo con la pasta precedentemente ritagliata a forma di cuore e chiudiamo lo stampino. Premiamo ed il nostro cuoricino è pronto! 


Posizioniamo nella teglia ricoperta con la carta da forno e cuociamo a 180° per 20 minuti. Sforniamo e lasciamo raffreddare sulla grata. A piacere spolverizziamo con lo zucchero a velo o con la polvere di cacao. Buon appetito!
  

Con questa ricetta partecipo al contest Happy Valentine






martedì 26 febbraio 2013

Ricetta tipica delle Marche: liquore di prugnole selvatiche

Prima di iniziare a leggere questo post cosa ne dite di assaggiare un "goccio" di questo liquore di prugnole selvatiche? Vi dico subito che per anni questo rosolio mi ha incuriosito e che, per la prima volta, sono riuscita a realizzare quest'anno.


Il tutto è iniziato quest'estate durante la raccolta delle more per la mia marmellata, quando tra i rovi ho individuato alcuni arbusti con delle piccole prugne ancora acerbe. Un'immagine molto suggestiva, intervallate  da tante minuscole foglie verdi c'erano loro, altrettanto minuscole da sembrare delle bacche.


Incuriosita ho chiesto informazioni a mio cognato, Angelo, grande esperto nel settore dell'agricoltura, che mi ha spiegato che questi frutti dal sapore asprigno sono le famose prugnole selvatiche usate per realizzare sia le ottime marmellate adatte per accompagnare i formaggi, sia il liquore a base di grappa. Ma indubbiamente il mese di agosto non era il mese della raccolta!!!
Quindi dopo aver ottenuto queste informazioni non mi è rimasto che tenere sotto osservazione gli arbusti e chiedere quotidianamente ad Angelo quando avrei potuto utilizzare questa miriade di piccoli frutti dal colore blu pervinca.



Avevo ormai perso ogni speranza, la bella stagione era terminata, gli arbusti avevano iniziato a perdere le foglie e l'inverno era ormai alle porte con il suo freddo. Ed ecco che alla fine di dicembre mi vedo arrivare mio cognato con un bellissimo cesto di prugnole ormai mature dal colore violaceo e pronte per essere utilizzate.


 Ormai sapere tutti quanto sia grande la mia passione per le marmellate, simbolo della possibilità di mettere in un barattolo la stagionalità di un prodotto che poi si potrà assaporare nel tempo.
Ed ecco tutti all'opera per poter deliziarci di un bicchierino di liquore di prugnole selvatiche. Abbiamo versato un litro di grappa in un contenitore con un chilo di prugnole selvatiche e abbiamo lasciato riposare per quaranta giorni. Trascorso questo periodo abbiamo filtrato il tutto, abbiamo scaldato un litro di ottimo vino rosso con circa quattro etti di zucchero mescolando continuamente  per farlo sciogliere. Infine abbiamo unito i due liquidi: la grappa aromatizzata alle prugnole ed il vino zuccherato. Abbiamo imbottigliato ed ora non ci rimane che assaggiare.



Vi garantisco che l'esperimento è perfettamente riuscito: ottimo è il suo profumo intenso, delizioso è il suo aroma e gustoso, ma allo stesso tempo aspro e forte, è il suo sapore dove si avverte indubbiamente la nota tannica del frutto selvatico. 


Un ultimo assaggino e ...  cincin!!!





lunedì 25 febbraio 2013

Torta di cuori con crema e cioccolata

Siamo soliti sentire: due cuori ed una capanna. Ma per questo post facciamo uno strappo alla regola e ... cosa ne dite di ... due cuori ed una torta. E più precisamente una torta di cuori con due diversi tipi di farcitura: la crema e la cioccolata. E si! Visto che in amore si divide tutto, io e mio marito ci dividiamo la torta: io, che sono la più golosa, mangio la parte con il ripieno di cioccolata, mentre mio marito preferisce quella con la crema, anche se in realtà, io qualche volta baro!!! Prima mangio la parte con la cioccolata e poi quella con la crema, ma mi raccomando non dite niente a nessuno!!!




TORTA DI CUORI CON CREMA E CIOCCOLATA

gr. 550 di farina manitoba del Mulino Chiavazza
gr. 250 di latte intero
gr. 50 di zucchero semolato
gr. 60 di olio extravergine
gr. 25 di lievito di birra
1 uovo

Per la farciura

crema
cioccolata spalmabile

In una ciotola versiamo la farina, lo zucchero, l'uovo, l'olio ed infine il latte tiepido, dove abbiamo precedentemente sciolto il lievito di birra. Mescoliamo ed impastiamo fino ad ottenere un panetto liscio e morbido. Lasciamolo lievitare per un'ora nel contenitore stesso, coperto con un canovaccio ed al riparo da correnti d'aria. Trascorso questo periodo, ecco cosa abbiamo ottenuto


Sgonfiamo l'impasto, impastiamo e formiamo tante porzioni 



che andiamo a stendere con il mattarello dando una forma allungata




Ora passiamo alla farcitura: una metà con la crema e l'altra metà con la cioccolata.




Arrotoliamo ogni striscia formando un piccolo bocciolo facendo attenzione di chiuderlo bene nella parte inferiore per non permettere la fuoriuscita della farcitura. E come se fosse un vero bocciolo poniamolo delicatamente sul fondo di una teglia a forma di cuore.



Continuiamo così fino a riempire la teglia cercando di tenere ben distanziati i vari boccioli che debbono avere abbastanza posto durante al fase della lievitazione.
Ora lasciamo lievitare la nostra torta per circa un'ora



A questo punto inforniamo  in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Sforniamo la nostra torta e lasciamola raffreddare sulla grata per dolci. Buon appetito




Scusate! Ma voi cosa preferite: crema o cioccolata? Beh! Un consiglio: fate come me: mentre mangiate il bocciolo farcito con la crema allungate la mano e ... favorite ... favorite ... prendetene anche uno con la cioccolata!!! Ma mi raccomando non lo dite a nessuno!!!



Per ottenere questa torta di cuori ho utilizzato la farina manitoba, gentilmente offerta dalla ditta Molino Chiavazza ed è con grande piacere che partecipo al contest

mercoledì 20 febbraio 2013

Ricetta tipica delle Marche: la stracciatella alla marchigiana

Rubrica: L'Italia nel piattoArgomento: Zuppe, minestre, vellutate, creme, brodi
Giorno di pubblicazione: il 20 di ogni mese
Ricetta tipica delle Marche: la stracciatella alla marchigiana

Mamma mia che fatica essere sintetici! E sì!
Oggi ho fretta!
Vi vorrei parlare di questa interessante iniziativa, l'Italia nel piatto, che nel suo titolo racchiude tutti i sapori, i colori e gli aromi della nostra penisola.
Ma non posso.
Oggi ho fretta!
Vi vorrei parlare dell'argomento: zuppe, minestre, vellutate, creme e brodi che ci accompagnano nella fredda stagione, riscaldano con il loro delicato sapore le piovose giornate, così  come ci arricchiscono con il loro sali minerali  durante le lunghe giornate estive. Ma non posso.
Oggi ho fretta!
Vi vorrei parlare del giorno di pubblicazione: il 20 di ogni mese con argomentazione diversa. Ma non posso.
Oggi ho fretta!
Vi vorrei parlare della scelta della mia ricetta: la stracciatella, minestra tipica delle Marche, scelta tra tante altre: fagioli con le cotiche, passatelli in brodo di cappone, minestra di ceci, zuppa di lenticchie, tagliolini in brodo di pesce, pancotto. 
Ma non posso.
Oggi ho fretta!
Vi vorrei parlare delle origini della nostra stracciatella che inizialmente era costituita solo da tuorli d'uovo battuti e brodo e che è stata sempre considerata l'immancabile piatto d'ingresso dei primi ai pranzi di nozze: quelli dei nobile che dei "bifolchi". E che in realtà serviva per allargare lo stomaco, a scaldarlo, e a predisporre il palato alle abbuffate che ne seguivano.
Ma non posso.
Oggi ho fretta
Vi vorrei parlare degli ingredienti, pochi ma buoni. Ma non posso (Ok,solo foto!).
Ma non posso.
Oggi ho fretta!



Scusate, vi state chiedendo dove debbo andare? 
Semplice! Vado a vedere cosa hanno pubblicato le mie amiche di questo viaggio culinario. Venite con me?


                                                               Ingredienti
                                          
                                                               Brodo di carne
                                                               3 uova
                                                               gr. 150 di parmigiano grattugiato
                                                               gr. 50 di pane grattugiato
                                                               un pizzico di noce moscata
                                                               scorza di limone 
                                                               sale e pepe

In una terrina versiamo le uova sgusciate,


 aggiungiamo sale e pepe e iniziamo a sbatterle con una forchetta


quindi incorporiamo parte del parmigiano grattugiato e il pangrattato



mescolando fino ad ottenere un composto ben legato e non dimentichiamoci di aggiungere un pizzico di noce moscata e di scorza di limone grattugiata.





Ora portiamo a bollore il nostro brodo, possibilmente di carne, ma anche di verdure e versiamo il nostro impasto: una cucchiaiata alla volta.
Lasciamo bollire per un paio di minuti a fuoco dolcissimo


Non ci resta che versare la nostra stracciatella nelle fondine 



e, a piacere, aggiungere una spolverizzata di parmigiano grattugiato. Buon appetito



Un caloroso abbraccio a tutti voi che avete letto questo post e a tutte le mie care amiche che sostengono e aderiscono a questa rubrica che ci permette di conoscere tante ricette tipiche italiane.

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sabato 16 febbraio 2013

Festival di Sanremo e i miei plumcake con gocce di cioccolato

Presumo che a quest'ora la maggior parte degli italiani, e non solo, stia guardando il Festival di Sanremo e dobbiamo ammettere che questa manifestazione, nonostante la sua età, ha sempre un certo fascino. Si sono susseguite tante edizioni, più ho meno spettacolari, politiche, contestatrici, innovative o semplicemente conservatrici ma tutte con la stessa forza attrattiva che riesce ad incuriosirci e quindi a bloccarci davanti allo schermo. Anche quest'anno il tutto è avvolto in una magica aurea scenografica che racchiude bellissime canzoni, abiti stupendi, ospiti interessanti e presentatori validissimi.
Ma cosa ha in comune il Festival di Sanremo con la mia ricetta? Beh! Vi confido che mentre guardavo la trasmissione mi è venuto un ... certo languorino e non avendo niente da sgranocchiare ho pensato di preparare qualcosa di veloce, anzi velocissimo, con il mio Bimby. Ho approfittato della pubblicità e ... voilà:

                                  PLUMCAKE CON LE GOCCE DI CIOCCOLATO


Ingredienti

gr. 180 di zucchero
3 uova
gr.150 di burro morbido
1 bustina di vanillina
gr. 120 di latte
gr. 400 di farina
1 bustina di lievito per dolci
gocce di cioccolato

Mettiamo nel boccale le uova, lo zucchero, il latte, la vanillina ed il burro: vel.5 per 40 secondi. Aggiungiamo la farina ed impastimo per 40 secondi a velocità 5. Uniamo il lievito e mescoliamo per 20 secondi a velocità 5. A questo punto uniamo le gocce di cioccolato ed aiutandoci con la spatola mescoliamole delicatamente al composto. Versiamo l'impasto ottenuto nel pirottini da mini plumcake che appoggiamo sulla teglia del forno. 




Cuociamo in forno statico a 180° per circa venti minuti, ricordandoci di dare sempre una sbirciatina per controllare la cottura


Sforniamo e non mi resta che augurarvi buon appetito! 
Ehi ragazzi, io vado a finire di vedere il Festival di Sanremo e ... che vinca il migliore!!!

Vi lascio anche un piccolo assaggio dei miei sofficissimi dolcetti prima che finiscano tra una canzone e l'altra!

martedì 12 febbraio 2013

Ciambelle fritte di Carnevale

Non potevo certo chiudere il Carnevale senza aver pubblicato la ricetta delle ciambelle fritte!!!
Lo so, siamo arrivati ormai alla fine e questa ricetta sembra ormai fuori periodo, ma vi garantisco che potete gustare queste morbide e gustose ciambelle in ogni momento del giorno, mese ed anno.

                                      CIAMBELLE   FRITTE   DI   CARNEVALE



Ingredienti

4 patate lessate
kg. 1 di farina 00
gr. 80 di burro
4 uova
gr. 50 di lievito di birra
gr. 80 di zucchero semolato
latte
olio per friggere

per decorare

zucchero semolato

In una terrina versiamo la farina, le patate lessate e passate nello schiacciapatate, il burro fuso, le uova, lo zucchero ed il  lievito, sciolto in un po' di latte tiepido. Lavoriamo fino ad ottenere un impasto morbido ed omogeneo



 che lasciamo riposare per un quarto d'ora, poi formiamo tante ciambelle che lasciamo riposare sulla teglia ricoperta di carta forno finché saranno raddoppiate di volume 




Scaldiamo abbondante olio per friggere in una padella larga e versiamo le nostre ciambelle, girandole spesso.    Appena si saranno dorate, scoliamole e poniamole sulla carta assorbente da cucina. Procediamo così fino a friggere tutte le ciambelline che andremo ad arrotolare nello zucchero semolato. Buon appetito!

Ehi! Ragazzi, sbrigatevi ad assaggiarne una, perché queste nuvole di morbidezza fanno parte della serie "una tira l'altra", quindi se aspettate ancora rischiate di rimane a mani vuote, anzi a bocca vuota!!!



lunedì 11 febbraio 2013

Torta di wafer e cioccolato con crema di marroni

Mi sembra strano pubblicare una ricetta di un dolce al cioccolato quando in questo periodo di Carnevale tutti cercano la giusta dose per ottenere frittelle, castagnole, frappe, bomboloni o ciambelline e tutto rigorosamente fritto.
Beh! Io ho pensato a tutti coloro che non amano il fritto ma che comunque vogliono festeggiare insieme a noi il Carnevale e per questo che vi presento la mia

                                 TORTA DI WAFER E CIOCCOLATO con crema di marroni


Ingredienti

per la base

gr. 200 di cioccolato fondente
gr. 80 di burro
gr. 100 di wafer

per la farcitura

ml. 200 di latte
ml. 250 di panna fresca da montare
gr. 200 di crema di marroni
gr. 80 di zucchero
2 tuorli
gr.10 di colla di pesce in fogli
una bustina di vanillina

per guarnire

wafer
riccioli di cioccolato


Tritiamo il cioccolato fondente,


sciogliamolo con il burro a bagnomaria ed aggiungiamo il wafer sbriciolati.




Amalgamiamo il tutto e versiamo il composto ottenuto in una tortiera a cerniera di cm.20 di diametro, precedentemente foderata con la pellicola trasparente. Lasciamo intiepidire e riponiamo in frigo. 
Nel frattempo prepariamo la farcitura. 
In una terrina sbattiamo i tuorli con lo zucchero


uniamo il latte caldo, la vanillina e cuociamo a fiamma bassa. Quando la crema tenderà ad addensarsi ritiriamo dal fuoco, passiamola in un colino ed uniamo la colla di pesce, precedentemente ammollata, la crema di marroni e la panna montata a neve.
Versiamo la crema sulla base di cioccolato che avevamo riposto nel frigo e una volta livellata mettiamo di nuovo il nostro dolce nel frigo per almeno un paio d'ore far rassodare la crema. Trascorso questo periodo, apriamo la tortiera ed eliminiamo la pellicola trasparente che ci è servita per rendere più semplice sformare il dolce.
Ora non ci rimane che decorare la nostra torta con wafer sbriciolati e riccioli di cioccolato. Buon appetito!


E' un vero peccato tagliare questa delizia, che in un certo senso assomiglia al Carnevale di Fano: bello da vedere e dolce da gustare. Ma per voi farò questo "sacrificio" ... ed ecco una fetta per un piccolo ma allettante assaggio virtuale. Buon "martedì grasso" a tutti!!!
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